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BRASILE 2014 – Messi: «VamosArgentina: è la partita più importante della nostra vita»

«Domani giocheremo la partita più importante della nostra vita con questa maglia»: inizia così il messaggio di Lionel Messi su Facebook alla vigilia della finale mondiale contro la Germania. «I miei sogni e le mie speranze si stanno compiendo grazie al lavoro e al sacrificio di un’intera squadra che ha dato tutto sin dal primo giorno e che ha creduto che si poteva -ha aggiunto il fuoriclasse argentino del Barcellona -. La nostra gente, gli argentini, ci hanno portato fin qui. Però il sogno non è finito, domani dobbiamo vincere e siamo pronti a farlo! VamosArgentina».

Sabella prudente

Il post della Pulce è comparso dopo le parole in conferenza stampa del c.t. Alejandro Sabella: «La situazione rispetto allo 0-4 subìto dalla Germania del 2010 è diversa, ora siamo una squadra più prudente e che cerca la vittoria attraverso strade differenti. Ma certo domani per vincere ci vuole la partita perfetta».Al suo fianco Sabella ha il rincalzo Basanta per non far prendere un’altra multaalla federazione per non avere portato giocatori in conferenza. Il c.t. cerca di mostrarsi prudente alla vigilia di quella che definisce «la giornata più importante della mia vita professionale, anche se in Brasile ho già vinto (in casa del Cruzeiro, ndr) una Coppa Libertadores con l’Estudiantes». «Ma questa è una partita molto particolare – aggiunge -, ed esserci arrivato mi ha dato grande soddisfazione anche se il principale merito è dei giocatori. Ora manca l’ultimo passo».

Il punto è come: «Contro la Germania bisognerà occupare rapidamente gli spazi – spiega Sabella -, e principalmente tirare fuori una grande prestazione. Loro hanno un sistema di gioco molto elaborato e noi dovremo impedirne lo sviluppo, e poi ripartire. Löw ha detto che la nostra difesa è molto più solida rispetto al passato? In effetti ora occupiamo di più gli spazi laterali e questo ci ha dato maggiore equilibrio rispetto a quando giocavamo con tre centrali». Cosa significherebbe un’eventuale vittoria mondiale per il calcio argentino? «Sarebbe un motivo di gioia enorme per tutti – risponde Sabella -: per la gente, per i giocatori e per i club, perché un Mondiale è il massimo. Sarebbe una cosa che avrebbe molti riflessi positivi». C’è bisogno di motivare i giocatori per un match del genere? «Non credo – dice Sabella – perché prima di una finale mondiale le motivazioni i calciatori le trovano da soli. Io posso solo lavorare un po’ sotto l’aspetto dello spirito di appartenenza».

Ma intanto si scrive e dice di un Sabella al passo d’addio a prescindere da come vada: davvero lunedì 14 lascerà la nazionale? «Il mio futuro è un tema irrilevante – risponde il c.t. – perché ora bisogna pensare solo alla finale, che dal punto di vista professionale, lo ripeto, è il punto più importante della mia carriera e mi inorgoglisce ancora di più esserci riuscito in Brasile, il Paese che ha fatto la storia del calcio e ha vinto di più». Sul possibile recupero di Angel Di Maria, il .c.t non scioglie le riserve: «Vediamo come evolve la situazione, sarà importante l’allenamento di rifinitura – spiega Sabella -. Sarà comunque una decisione che prenderò all’ultimo minuto».

CORRIERE.IT

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