CALCIOMERCATO

Capitolo cessioni: Dzemaili e Pandev in cerca di sistemazione. Su Vargas c’è il Valencia

Sì, viaggiare: ma per il momento senza mete alcuna, sapendo che (però) qualcosa sta per accadere o dovrà succedere, perché è scritto da qualche parte ed anche da un po’, perché l’ha detto De Laurentiis prima che arrivasse Michu ( «dobbiamo prendere qualcuno che sostituisca Pandev» ), perché lo ha segnalato il minutaggio della passata stagione, soprattutto il finale. Sì, viaggiare: adesso con la fantasia, poi chissà, perché il mercato è matto, si trasforma dalla sera al mattino – talvolta dalla sera alla sera – e comunque nasconde sorprese.

E UNO. Ne aspetta, ad esempio, Blerim Dzemaili, che ha spasimanti ovunque, in Italia e anche all’estero, che non si svende ma che si vende, perché i suoi spazi si sono ristretti nella fase finale: il Milan lo prenderebbe, eccome, ma è una questione di cash e anche di opportunità, di scambi che non si possono consumare perché stavolta, in rossonero, non ci sono figure che attraggono. Però l’idea resta e dunque val la pena di non lasciarsi distrarre e comunque di esser vigili su quiel che matura altrove, a Siviglia per esempio: ne parlarono un bel po’ di tempo fa e ne hanno riparlato anche recentemente, poi magari vengono fuori le smentite di parte, perché è così che si fa, ma una tentazione mica può essere racchiusa nella categoria delle trattative. Dzemaili ha – avrebbe – il piacere dell’Inghilterra, ci sta pure questa, ma non disegna altro, ovviamente: Milan e Siviglia sperano di poter arrivare ad una conclusione favorevole della vicenda, ma il Napoli non fa sconti non regala un centrocampista che ha pure il vizietto del gol ed ha una sua poliedricità.

E DUE. Poi c’è Goran Pandev, nel curriculum vitae ha persino il “triplete” con l’Inter e con il Napoli un triennio niente male, ha estimatori in Francia (l’OM), in Turchia, ha un ingaggio rilevante ed un contrarro che va in scadenza nel 2015, dunque…Però vuol giocare, giustamente, e non aspettare il giugno prossimo. Poi c’è Vargas, 12 milioni di euro da rispettare ed una serie di avances che sono state rilanciate dal Valencia: i soldi nella vita non sono tutto, ma per chi li ha spesi, recuperarli vuol dire vivere meglio. E poi c’è Donadel. E poi c’è Gargano: una vocina dice che potrebbe restare. Ma è una sola vocina, fa solo un indizio.

Corriere dello Sport

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