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Nunzia Marciano: “Napoli, il curioso caso dei tifosi insoddisfatti”

Nunzia Marciano, giornalista di Canale 8, commenta su “NapoliMagazine.Com” il post Fiorentina-Napoli: “Chiariamo: ci sono tifosi e tifosi. E ci sono giornalisti e giornalisti. Un buon giornalista è colui che racconta la notizia, che racconta Napoli e il Napoli, senza giudicare, senza influenzare, senza “sciacallare”. Un vero giornalista è colui che non prende posizione quando racconta, che trasmette tutto ciò che sa dei fatti, stati d’animo compresi ma che poi lascia che sia il suo lettore o il suo telespettatore a trarre le conclusioni e a decidere da che parte stare. Tutto il resto non è giornalismo. Ecco, il tifoso è l’esatto contrario. Un buon tifoso è colui che ci mette il suo ogni volta che parla del Napoli, che arricchisce la notizia sulla sua squadra di emozioni personali, di giudizi, di aggettivi, di parole, di gioie e anche di dolori. Un vero tifoso è colui che si arrabbia quando il Napoli perde, che ha il diritto e il dovere di criticare ciò che non gli sta bene, che vorrebbe tutti i migliori giocatori possibili, che acquisterebbe Messi e Ronaldo, che incatenerebbe Benitez per non farlo mai andare via e che andrebbe forse a riprendersi pure a Reina che non si sa mai. Ma nel frattempo, il vero tifoso incoraggia i giocatori che ci sono, e che hanno bisogno di lui, allo stadio ci va sempre e gioisce quando il Napoli vince perché sa che il suo Napoli ha 3 punti in più ed è lì, in vetta, vicino alle grandi perché è grande anche lui. Tutto il resto non è tifo. Quando un giornalista sbaglia, quando va “contro” il Napoli, lo si accusa e giustamente si dice che non è un bravo giornalista. Ma che succede se lo fa un tifoso? Chi è che gli dirà che non è un bravo tifoso? Stasera come tante altre sere in cui al San Paolo di Fuorigrotta o in giro per gli stadi è sceso in campo un GRANDE Napoli, c’è chi ha il coraggio di criticarlo. C’è chi non va “al di là del risultato”. C’è chi invita a non esaltarsi troppo, anche se Koulibaly andrebbe santificato subito, c’è chi lancia la sfida alla prossima partita, come a dire: “Si, vabbè, ma non ha fatto niente di chè se non vince la prossima”. E invece no! La “prossima” la si aspetta con la speranza di gioire ancora, sapendo che si dovrà patire per 90 minuti ed è giusto così. È giusto avere il batticuore, anzi è bello averlo. È bello sussultare ad ogni tiro, disperarsi se Maggio sbaglia un cross o preoccuparsi se Lorenzo esce dolorante. È bello vedere che Rafael si è ricordato come si para e che Albiol è tornato a fare io difensore. È bello anche “insultare” l’arbitro perché si sperava che non vedesse il fuori gioco. Ed è fantastico gioire perché il Pipita l’ha messa in rete. È giusto soffrire con il Napoli e per il Napoli perché se non facesse soffrire, non sarebbe passione azzurra. E quando il Napoli vince il vero tifoso sa che il suo lunedì sarà diverso. Sarà meno lunedì e ancora un po’ domenica. Perché, come diceva Siani, “A Napoli il lunedì è festivo perché quando il Napoli vince, nuj festeggiamm tutta a semman”.

Tilde Schiavone – Pianetazzurro.it

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!