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Lazio, il caso Klose non è chiuso: c’è l’ombra del Kaiserslautern

ROMA – Sembrava che il “caso Klose” nato con le sue parole alla Bild di inizio dicembre – “voglio giocare di più, ne parlerò con la società” – si fosse chiuso con le dichiarazioni d’amore rilasciate alla testata tedesca dw.de: “Alla Lazio sto bene, cosa potrei volere di meglio? Rimarrò anche l’anno prossimo”. Poi però arriva il nuovo colpo di scena: quest’ultima intervista al campione del Mondo, diffusa solo qualche giorno fa, in realtà è una registrazione del 23 novembre, quindi precedente allo sfogo sulla Bild.
 
SU KLOSE L’OMBRA DEL KAISERSLAUTERN – Caso tutt’altro che chiuso, insomma. Anche perché le cose per Miro non è che siano cambiate molto negli ultimi tempi: nelle ultime due gare con Parma ed Atalanta (entrambe vinte) il tecnico Pioli gli ha concesso complessivamente 28 minuti, equamente suddivisi tra le due partite. Proprio questo utilizzo part-time e nei finali degli incontri era stato il principale motivo del “mal di pancia” di Klose. I 425 minuti racimolati fino a questo momento gli stanno stretti, soprattutto per il modo in cui sono arrivati. Inevitabile che prenda in considerazione la corte serrata che arriva dalla Germania, precisamente dal Kaiserslautern che sarebbe disposto a garantirgli altri due anni da titolare prima e un ruolo da allenatore poi.

IL TEDESCO: “PRIMA O POI TORNERÒ A MONACO” – Non è un caso che nella sua visita segreta alla Scuola Germanica di Roma (quella frequentata dai suoi figli), il tedesco abbia risposto così quando gli è stato domandato cosa volesse fare in futuro: “Giocare. Cosa che a me quest’anno non capita spesso. Era il mio sogno da bambino. Solo Dio sa cosa succederà, ma ho casa a Monaco e prima o poi tornerò là”. La società vorrebbe procrastinare questo viaggio di ritorno almeno al termine della stagione. Nel mercato di gennaio infatti sarebbe difficile sostituire un giocatore del calibro di Klose (l’alternativa principale sembra essere Pazzini) e l’attenzione dei dirigenti della Lazio è tutta concentrata sul difensore centrale: il nome nuovo è quello di Kannemann, centrale mancino classe ’91 del San Lorenzo.

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Fonte: Repubblica

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