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Roma, Pallotta: “Garcia sarà il nostro Ferguson. Totti? Con noi a vita”

ROMA – Un’ora e mezza di parole, nel cuore di Roma, per raccontare la sua, di Roma. James Pallotta prova farsi giustizia dopo “troppi articoli fantasiosi”. Rassicura Garcia in via definitiva (“Vorrei che avesse con noi una carriera alla Ferguson”) ma non gli risparmia un richiamo sulla conferenza di fine stagione: “Sul gap con la Juve ha sbagliato”. Rimproveri anche alla Nike, che “deve distribuire meglio le nostre maglie, tanti non riescono a trovarle”, ma speranze per i tifosi: “Venderemo un paio di giocatori, alcuni importanti, e faremo 4-5 innesti. Possiamo prendere un grande centravanti”.

Sul mercato il presidente non pensa a anticipazioni clamorose, ma detta la linea: “Riguardo Nainggolan stiamo lavorando ogni giorno, anche lui vuole restare. Il nostro centrocampo è tra i migliori in Europa, se tutti stanno bene. Invece la difesa ha sofferto l’assenza di Castan, anche Manolas ne avrebbe beneficiato. E l’attacco ha segnato troppo poco. Ci può servire un centravanti”. Un pensiero che può far sognare i tifosi: “Troppo presto per sognare uno come Higuain o Dzeko? No, non sarebbe un problema”. ‎ Può sperare anche Garcia, allora: “Ieri con il mister ci siano confrontati e siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Mi ha anche detto che quando avremo il nuovo stadio gli piacerebbe prolungare il contratto. Vorrei che avesse con noi una carriera alla Ferguson. Ma dicendo che siamo lontani dalla Juve ha sbagliato. Me lo ha detto al telefono”.

Per Pallotta qualche errore l’ha fatto anche la Nike. “L’accordo con loro ‎ ci garantirà notevoli incassi, ma non siamo felicissimi della loro distribuzione, tanti mi scrivono perché non riescono a trovare le maglie. La Nike deve darsi una mossa: non gli farà piacere sentirlo, fanno dei bellissimi kit ma è ora di venderli”. Sul Main sponsor, che dalle maglie della Roma manca da 715 giorni, Pallotta di errore ammette il proprio: Pensavamo di legare il jersey sponsor con i diritti per i ‘naming rights’ dello stadio ma abbiamo sbagliato. Ora siamo in contatto con tanti brand. Il gap economico con la Juve lo colmeremo col nuovo stadio”.

Ma la questione è soprattutto il gap tecnico con la Juve e i 17 punti di distanza a cui la Roma ha chiuso gli ultimi 2 campionati. Per Pallotta il nodo “è la condizione fisica. Ma solo nella seconda parte di stagione”. Secondo il presidente “‎ il divario con la Juve non è poi così ampio, se i giocatori sono sono in forma non è colpa loro. C’è stato un problema di preparazione ma lo abbiamo risolto intervenendo con una nuova struttura, e le scelte hanno impressionato anche Garcia, con cui abbiamo condiviso la necessità di cambiare. Nel ritorno abbiamo pareggiato 13 partite e se ne avessimo vinte anche solo la metà saremmo stati più vicini. Comunque la Juve in finale di Champions è un buon segnale per il calcio italiano”. Inevitabile parlare anche di Totti e del suo futuro: “Totti è un giocatore incredibile, qualcosa di fondamentale per la Roma. Sicuramente avrà un ruolo in società finché lo vorrà. Da contratto sarebbe l’ultima stagione, qualsiasi decisione sarà presa da entrambe le parti. Finché giocherà sarà un arma in più per la squadra. A fine carriera vorremmo ricoprisse un ruolo importante, farà parte della Roma a vita”.
 

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Protagonisti:
james pallotta
Fonte: Repubblica

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