Lulic fa ripartire la Lazio: ”Ma dobbiamo ritrovare la rabbia”

Lulic in azione (lapresse) ROMA – Non era presente nella partita contro la Juve e la sua assenza si è fatta sentire. Senad Lulic, uno dei senatori biancocelesti, fondamentale per l’equilibrio del gioco di Simone Inzaghi e per la sua presenza all’interno dello spogliatoio. In conferenza stampa nel centro sportivo di Formello, l’esterno bosniaco ha analizzato la situazione, ponendo l’accento sul calo avuto dalla Lazio nelle ultime partite: “Per me adesso è un po’ difficile parlare della sfida con la Juve visto che non c’ero. Andare a Torino a vincere però non è facile per nessuno. Serviva una gara perfetta, che noi non abbiamo fatto. Ma penso che questa sconfitta nasca da prima: anche nelle partite all’Olimpico con Crotone e Genoa, così come contro l’Atalanta, probabilmente se le avversarie fossero state più forti avremmo avuto qualche problema in più. Le avvisaglie quindi c’erano state anche nelle partite precedenti. Ora dobbiamo ripartire, fare risultati contro il Chievo sabato”.

LULIC: “NELL’ULTIMO MESE NON SIAMO PIÙ GLI STESSI” – Ciò che secondo Lulic è mancato, è la voglia di vincere e di rivalsa che ha caratterizzato la Lazio di inizio campionato: “Non vedo quel solito desiderio di entrare in campo e vincere i duelli, quella rabbia dentro. A Bergamo e con il Genoa non eravamo quelli di un paio di mesi fa. Perché? Ognuno deve avere la risposta dentro di sé, la voglia di non mollare per il compagno, la maglia, i tifosi. Nelle ultime partite non lo abbiamo fatto. Dobbiamo tornare con i piedi per terra e ripartire, così come abbiamo fatto ad Auronzo di Cadore durante il ritiro. Nessuno in quel momento ci dava credito e la reazione si è vista sul campo”. Inzaghi ha provato proprio a lavorare su questo negli ultimi giorni, ma per Lulic molto dipende dall’atteggiamento dei giocatori: “Dopo la sconfitta, la maggior parte dei discorsi che si fanno riguardano l’analisi degli errori, in particolare sui gol subiti. Ma atteggiamento e voglia non sono cose che può darti il mister, le devi avere te e portarle in campo sia contro la Juve che contro qualsiasi altra squadra”.

“NOI GIOCATORI NON DOBBIAMO FARCI DISTRARRE DAL MERCATO” – Proprio per quanto riguarda questi aspetti, per alcuni giocatori potrebbero aver inciso anche le voci di mercato e i rinnovi in ballo: “Io so come funziona quando ti trovi in queste situazioni, quando c’è bisogno di parlare di contratti, rinnovi, cessioni. Due anni fa ero nella stessa condizione. Ora si parla di Biglia, de Vrij, Felipe e secondo me noi calciatori dovremmo essere forti mentalmente e lasciare questi discorsi un po’ a parte. Solo così possono darci qualcosa di più”. Il bosniaco spera che questi cambiamenti possano esserci già da sabato contro il Chievo: “È un avversario molto tosto, che sulle palle inattive è forte. Ci aspetta una partita di sacrificio, di duelli. Sappiamo come giocano loro, non ci lasceranno spazi: dovremo avere pazienza così come contro il Crotone, quando abbiamo segnato al 90′. Dobbiamo credere di poter vincere le partite anche fino all’ultimo minuto”.
 
“LA SQUALIFICA? HO SALTATO IL CROTONE, NATALE E SANTO STEFANO” – Proprio contro i calabresi Lulic rimase in tribuna, per via delle sue frasi a Rudiger dopo il derby. Tornando sull’argomento, il bosniaco ha mandato una frecciata ai commenti di Spalletti successivi alla decisione della squalifica: “Per quell’episodio sono stato squalificato e ho saltato Crotone, Natale e Santo Stefano (ride, ndr). Adesso l’importante è ripartire uniti e speriamo di andare bene in questi ultimi mesi di campionato per arrivare in Europa League, il nostro obiettivo. Il mio ruolo? Negli ultimi anni ho ricoperto qualsiasi posizione, sono sempre stato così. Con tutti gli allenatore do sempre il massimo e mi impegno per dare il mio meglio. Girare sempre per un giocatore implica più concentrazione per prendere di volta in volta le misure. È una sensazione piacevole, perché ogni allenatore che è stato qui mi ha dato fiducia in più posizioni”.

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Protagonisti:

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Fonte: Repubblica