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Gli interventi di Antonio Corbo, Massimo De Santis, Fabio Baldas, Alessandro Renica e Nino D’Angelo a Radio Crc

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonio Corbo, giornalista

“Ho ascoltato con un sorriso le parole di Senaldi, ognuno fa il giornale come gli pare, ma noi di Repubblica abbiamo raccontato Napoli sempre con grade serietà. Il nord ha problemi più grandi degli infermieri assenteisti, le basi operative più importanti della ndrangheta sono in Piemonte per cui non credo osi debba dividere l’Italia in nord e sud e non condivido la prima pagina di Libero. Oltretutto, nella questione Juve-Napoli, il Napoli è stato penalizzato e tutti hanno riconosciuto che c’era il rigore su Albiol, non fischiato e addirittura l’azione si è capovolta e il signor Valeri ha concesso rigore alla Juventus. Se il Napoli ha preso Maradona, lo ha fatto con i soldi in prestito dalle banche ed ha onorato il debito fino all’ultima lira. Il Napoli può comprare chi vuole perché ha un bilancio in attivo, le milanesi invece hanno chiesto il pronto soccorso e quindi si possono dire pro e contro di ogni cosa.

Oggi su tutte le prime pagine campeggia il nome del padre dell’ex premier per cui ci sono problemi di grande attualità che meritano di essere discusse. Mi farebbe piacere che il direttore di Libero riesca a ritagliarsi un po’ di tempo per venire a Napoli anche perché non sono tutti pazzi quelli che trascorrono le loro vacanze a Napoli”.

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo De Santis, ex arbitro

“Il clima che c’è dopo ogni partita non è lo stesso che c’era ai miei tempi. Queste polemiche post Juve-Napoli sono sfociate in un processo, ma foggi nessuno va in serie B e tutti continuano ad arbitrale. Juve-Napoli è stata difficile da arbitrale, Valeri ha grande potenzialità, ma non riesce a collocarsi con la giusta personalità in partite di questo livello. Forse avrebbe dovuto fischiare qualche fallo in più a centrocampo, fermare qualcuno con un cartellino giallo.

Sono stato condannato con Calciopoli, ma non per episodi relativi a partite contro la Juventus, sono stato coinvolto non per episodi di campo anche perché le mie partite erano state regolari. Una telefonata tra Damascelli e Moggi diceva che io avevo ammonito calciatori avversari per agevolare la Juventus, senza pensare che io ero uno di quegli arbitro che Moggi non voleva perché con me la Juventus ha perso il maggior numero di partite. La Juve è la squadra più forte, ma era la più forte anche ai miei temi, il livello arbitrale si è livellato in basso e calciopoli ha dimezzato il numero di arbitri che avrebbero potuto fare bene.

La var? Sono sempre stato favorevole all’aiuto tecnologico, ma dobbiamo vedere sul campo poi come si applicherà. Il rigore concesso alla Juve per fallo di Reina su Cuadrato non sarebbe stato visionato per cui di che parliamo? A questo punto se non deve essere un’applicazione seria e corretta, chi è davanti al monitor la partita può vederla tranquillamente anche da casa”.

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fabio Baldas, ex arbitro

“La tecnologia ci avrebbe dato una mano non da ridere, anche a me perché di sicuro mi avrebbe permesso di non assegnare quel gol alla Juventus nato da un fallo di mano del giocatore della Juve. Purtroppo solo il guardalinee poteva aiutarci, ma Casiraghi è stato bravo perché io ero dietro e quella mano la mise davanti impedendomi di vedere.

Sono un animale un pò strano, da triestino non potevano dirmi che c’era sudditanza psicologica e oltretutto, ai miei tempi la Juve non vinse molti scudetti.

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Renica, ex calciatore

“Non mi piacciono le polemiche. Ho sentito anche un’intervista di Zeman in cui dice che la Juventus in passato ha avuto tantissimi favori e la stessa Juve credo l’abbia ammesso cambiando dirigenti, ma oggi la situazione è meno grave e credo che così come sbaglia un attaccante o un portiere, sbaglia anche l’arbitro.  Detto questo, sarebbe giusto che il giocatore che sbaglia non si nasconda ma dica la verità.

La Roma ha tutte le possibilità per arrivare fino in fondo e dare fastidio alla Juventus. Mi spiace invece vedere come a Napoli si stiano comportando perché i rapporti tra società e allenatore devono essere messi immediatamente a posto per non distruggere un giocattolo come quello del Napoli che sta giocando un bellissimo calcio”.

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nino D’Angelo, cantante

“Ormai sappiamo bene che ogni volta che affrontiamo la Juventus ci sono tante polemiche, sono diventate scontate. Dobbiamo anche dire perché che a Torino il Napoli non ha giocato una bella partita, poi è chiaro che c’è stato qualche rigore di troppo che non doveva essere concesso alla Juve. Non ci si può sempre attaccare agli errori degli arbitri perché così si creano degli alibi che il Napoli non deve avere anche perché è da Madrid che vedo una squadra un po’ stanca, non il solito Napoli. Dobbiamo capire che è successo, chiedere al Napoli di risvegliarsi perché nessun obiettivo è compromesso: il Real Madrid deve venire a Napoli così come la Juventus. Siamo stati presi ancora una volta per i fondelli, ma ora nella testa dei calciatori deve essere messi un altro concesso: il Napoli è una grande squadra e bisogna ritrovare quel bel gioco. A De Laurentiis è andato il sangue in testa dopo la partita col Real Madrid, lo conosco e si è dato troppo anche perché il presidente del Napoli ha tutto il diritto di parlare all’allenatore, ma no davanti alle telecamere. Poi ci può anche litigare, ma no dopo una partita così importante e un esame di coscienza tutti lo devono fare.

Donnarumma diventerà il più grande portiere italiane mentre Pisacane è arrivato tardi in serie A e il premio Ciro Esposito deve andare a calciatori che abbiano meriti umani e sportivi. Ciro è stato un grande tifoso del Napoli, tutti conosciamo la sua storia e spero che riusciremo a fare questo premio cercando di coinvolgere tutti.

il 24 giugno al San Paolo? Ci sono giorni indimenticabili ed è bello viverli insieme, con le carezze della mia città, nella mia curva. Il mio inno rappresenta un Napoli mondiale, quello di Maradona, Bruscolotti e Giordano per cui spero di fare una bella festa al San Paolo. Non oneravo che De Magistris mi desse questa opportunità e invece il sindaco è stato molto carino. Non ho mai cantato al San Paolo, un concerto lì non l’ho mai fatto e vorrei far venire tutti i miei amici”.

I presenti comunicati sono stati inviati da Crc. Si declina ogni responsabilità dal contenuto degli stessi

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