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I 17 riti scaramantici più strani del calcio

1) RIUNIONE DI GABINETTO

Stamford Bridge, spogliatoio del Chelsea. Chi l’ha frequentato nei primi Anni Duemila vi riferirà della strana coda che si creava davanti al bagno, prima di qualsiasi partita. Terry, Lampard, Cole, in tempi più recenti anche Fabregas. Tutti in fila, per andare al gabinetto. I motivi fisiologici c’entrano fino a un certo punto, poi subentra la scaramanzia. John Terry, capitano di quella comitiva nonché uno tra i giocatori più superstiziosi che la storia ricordi, ammise di aver usato per anni sempre lo stesso bagno, prima delle partite casalinghe; e se era occupato, aspettava, anche se ce n’erano altri liberi. Anche il tedesco Mario Gomez, ex Bayern e Fiorentina, ha sempre avuto il suo bagno preferito, nello spogliatoio: rigorosamente l’ultimo a sinistra. L’ex portiere dell’Inghilterra David James, invece, aveva per sua stessa ammissione una “routine pre-gara così lunga che non entrerebbe in una pagina”: tra le sue manie, quella di restare nel bagno dello spogliatoio finché non fossero usciti tutti. A quel punto, sputava sul muro e poteva lasciare lo spogliatoio. Infine due ex-Nazionali: nella sua autobiografia, Andrea Pirlo racconta delle abitudini di Pippo Inzaghi, che “andava al bagno anche 3 volte in 10 minuti e, soprattutto, lo faceva nel nostro spogliatoio poco prima che iniziasse la partita”. SuperPippo si giustificava dicendo che la cosa gli portava fortuna: “Non a noi”, rispondeva Pirlo con la sua ironia. Durante i Mondiali del 2006, invece, divenne celebre il “ritiro” di Gattuso, che prima di ogni partita si sedeva sul water con un libro di Fëdor Dostoevskij e ne leggeva alcune pagine. Cosa volete dirgli? Alla fine ha funzionato…

Fonte: SkySport

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