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EDITORIALE DEL LUNEDI’- Il Napoli corre spedito verso la meta

Editoriale del Lunedì. Il Napoli si conferma formazione più forte di tutte e corre, come un treno ad alta velocità, verso quella meta tanta agognata dalla piazza napoletana che non gioisce dalla bellezza di 33 anni. Ieri il diciottesimo successo su 21 gare disputate, rappresenta un exploit invidiabile che porta la squadra di Spalletti a quota 56, rimanendo a + 13 sull’Inter, attualmente seconda, dopo la vittoria nel derby della Madonnina. Per l’ennesima volta in questa stagione, i partenopei espugnano il terreno di gioco della compagine avversaria, ostentando un cinismo ed una forza d’urto che non hanno eguali. Lo Spezia ha cercato di imbrigliare gli azzurri chiudendosi dietro ma poi, nella ripresa è calato e nulla ha potuto contro attaccanti come il georgiano ed il nigeriano, capaci di punire i difensori al minimo errore. Un 3 a 0 finale ottenuto con astuzia e qualità. Victor Osimhen nell’azione del secondo gol ha preso l’ascensore salendo a 2 metri e 60 per colpire di testa, anticipando l’uscita del portiere spezzino e mettere il pallone nella rete sguarnita. La furia del centravanti però non si è placata e grazie ad un assist al bacio di  Kvaratskhelia ha siglato pure il terzo gol che ha chiuso il match. Il numero 9 del Napoli, con la doppietta ai liguri è giunto a sedici reti in campionato, consolidando il suo primato di capocannoniere della serie A. La sua quotazione di mercato, adesso, è arrivata alle stelle, si parla addirittura di 150 milioni di euro. Con un attaccante simile ed una rosa conscia del proprio valore niente è impossibile, anche arrivare, come minimo, alla finale di Champions League non è più  un’utopia. Tra quindici giorni i partenopei ritorneranno a giocare nella prestigiosa competizione continentale, affrontando, nella gara di andata degli ottavi di finale, la trasferta di Francoforte contro una compagine di Bundesliga temibile ma non superiore al Napoli, per cui il passaggio del turno non appare difficile. In verità, un Napoli così voglioso di vincere con le buone o le cattive, prima d’ora, non lo avevo mai visto, neanche in quello di Sarri e persino in quello di Maradona. Gli azzurri, in questa annata, sanno soltanto vincere ed hanno conosciuto l’onta della sconfitta una sola volta, nel maledetto campo dell’Inter che tuttavia non ha fatto mirabilie per battere la capolista; un piccolo incidente di percorso che ci può stare. In Italia, in Europa e forse anche del mondo si parla dei meravigliosi numeri della banda di Luciano Spalletti che sta stabilendo sempre nuovi record che passeranno alla storia. Il tecnico, pur vestendosi da pompiere, sa benissimo che questa è la volta buona per vincere, dopo i successi in Russia, anche nel suo paese. Oggi, come oggi ,gli addetti ai lavori hanno un solo interrogativo: “ Con quanti punti di vantaggio sul secondo posto, il Napoli vincerà lo scudetto e con quante giornate di anticipo?”

Dunque la vittoria finale dei partenopei è data per scontata e chi potrebbe dare loro torto? Penso nessuno, nemmeno il più pessimista. Mancano ancora diciassette gare al termine del campionato ma forse qualcuno crede nell’esistenza di un anti Napoli? A mio modesto avviso, l’Inter, con già sei sconfitte sul groppone, con 13 punti di distacco e con un andazzo da alti e bassi, può mai credere di raggiungere Di Lorenzo e compagni? Pertanto un altro passo in avanti è stato compiuto e forse tra qualche giornata le lunghezze potrebbero pure aumentare e far perdere ai nerazzurri ogni speranza, ammesso e non concessa che ce l’abbiano ancora.

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