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LA PARTITA – Napoli Frosinone 2-2

NAPOLI-FROSINONE 2-2

Marcatori: 16′ Politano (N), 50′ Cheddira (F), 63′ Osimhen (N), 73′ Cheddira (F

NAPOLI (4-3-3): Meret 5,5; Di Lorenzo 5,5, Rrahmani 4, Ostigard 5, Mario Rui 5; Anguissa 5,5 (85′ Simeone 5,5), Lobotka 6, Zielinski 5 (78′ Cajuste 5); Politano 6,5 (78′ Raspadori 5,5), Osimhen 6, Kvaratskhelia 5,5. All. Calzona 5.

FROSINONE (3-4-1-2): Turati 7; Okoli 5,5, Romagnoli 5,5, Lirola 5,5; Zortea 6,5 (95′ Lusuardi sv), Barrenechea 5,5, Mazzitelli 6,5 (95′ Gelli sv), Valeri 5; Brescianini 5,5 (78′ Reinier 6); Soulé 5,5 (78′ Seck 5,5), Cheddira 7,5. All. Di Francesco 6,5.Arbitro: Fabbri 6

Ammoniti: Rrahmani (N), Okoli (F)

Espulsi: al 98′ Mario Rui (N) per doppia ammonizione

Note: al 30′ Meret para un rigore a Soulé (F)

Ogni volta che può rilanciarsi, il Napoli implode. È la storia di una stagione da dimenticare per i campioni d’Italia, frenati anche dal Frosinone al Maradona (2-2) proprio nel giorno in cui avrebbero potuto accorciare sull’Europa. Un pari che evidenzia ancora una volta una fase difensiva da horror, per errori di reparto e dormite dei singoli. Nemmeno la presenza di Spalletti inverte il trend stagionale e i fischi impietosi del Maradona sono l’ennesimo segnale inequivocabile del malcontento della città. Sarà una lunga estate per De Laurentiis e i suoi collaboratori: c’è un Napoli da rifare e un rapporto con i tifosi da riconquistare. Mica semplice. Il Frosinone si gode il punto, raggiunge il Verona ma resta pericolosamente al terzultimo posto. La voglia di lottare, però, c’è ancora ed è un bel segnale per Di Francesco.

Neanche il tempo di schierarsi che Osimhen va a contatto con Turati: uno scontro fortuito che però mette apprensione al Maradona, con Victor che si tiene la mano dolorante. Scongiurato il pericolo di un infortunio, è proprio il nigeriano ad avere la prima occasione (14’) con Turati che risponde presente. Due minuti dopo, il Napoli passa: Politano si inventa una giocata delle sue, con movimento ad accentrarsi e tiro a giro sul palo lungo. Gol di rara bellezza sotto gli occhi di Spalletti, che avrà preso nota. Osi avrebbe subito l’occasione per chiudere il match, ma lanciato solo a rete strozza il destro e calcia clamorosamente fuori. Il Napoli sembra padrone, ma dietro resta ballerino: così una pennellata di Soulé aziona Cheddira che viene messo giù da Rrahmani: per Fabbri è rigore e il Var conferma. Dal dischetto, però, Soulé calcia male e Meret blocca in tuffo. Prima dell’intervallo è Zielinski a sfiorare il raddoppio, prima di testa e poi con un sinistro rasoterra su cui è ancora attentissimo Turati.

Nella ripresa è ancora Osimhen contro Turati ed è ancora il portiere ciociara a vincere il confronto. E al 5’ il Frosinone pareggia: errore madornale di Meret che ritarda il passaggio, si fa intercettare il tocco da Soulé e Cheddira liberissimo può firmare l’1-1. Il Napoli è scosso e prova a testa bassa a caricare, ma continua a sbattere su Turati che vola anche al 26’ su una conclusione di Kvara. E dal seguente angolo arriva il vantaggio: la difesa allontana, Kvara calcia al volo strozzando il pallone che diventa un assist per Osimhen, che stavolta non può sbagliare a un metro dalla porta.

Ma la partita è tutt’altro che finita perché il Frosinone è vivo e il Napoli trotterella pericolosamente. Ed è da una ripartenza nata da un rinvio di Meret e una respinta a metà campo di Lirola, che Zortea crossa e Cheddira (29’) di testa infila il 2-2. La reazione del Napoli arriva subito, ma è ancora una volta Turati a superarsi su Kvara. Ma la fase difensiva del Napoli è incredibilmente assente oggi e dopo un’ennesima dormita Seck addirittura di spalla colpisce a pochi metri dalla porta e diventa provvidenziale l’istinto di Meret, che salva di piede. In pieno recupero Kvara non arriva a spingere in rete da pochi passi un bel passaggio di Di Lorenzo. Mario Rui lascia il Napoli in dieci all’ultimo minuto, quando ormai è tutto finito: un’altra delusione cocente, un’altra domenica nera da aggiungere alla collezione di un anno da dimenticare.

Gazzetta.it

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