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L’Higuain furioso in campo conquista il cuore dei tifosi

Napoli-Udinese HiguainNon basta contare i tanti gol che Gonzalo Higuain continua a segnare con dirompente puntualità per salutare e spiegare la travolgente galoppata del Napoli. Conta molto di più ammirare la sua furente rabbia quando lui stesso o qualcuno attorno, sbaglia qualcosa. Anche una piccola cosa, non solo dei gol possibili e comodi come è capitato ancora una volta domenica a De Guzman o altri. E in quella splendida bramosia c’è l’energia formidabile che arde come un sacro fuoco dentro a questo Napoli. Con l’Udinese non ha segnato, ma i gol in questa stagione sono già 18. Ovvero appena 6 in meno al bottino dell’intera prima annata in azzurro. Eppure in campionato si è sbloccato tardi, molto tardi: in pieno ottobre. Dopo aver subito e patito per lo choc dell’eliminazione dalla Champions. Poi non si è più fermato, il Pipita. La rabbia dell’argentino per un passaggio non capito, un rimpallo traditore, un’intesa mancata con un compagno, le sue furenti reazioni lo hanno consegnato già nell’Olimpo dei grandi del calcio napoletano. I tifosi ammirano di lui, oltre alla sua capacità di fare gol, la rabbia e la gioia inseguendo un unico fine, la vittoria. Ed è questo spirito che anche domenica ha voluto esaltare e riconoscere la gente del San Paolo intonando a ripetizione il suo nome. Perché da un mese e mezzo a questa parte il Pipita è diventato quello che tutti volevano diventasse: un leader che corre, lotta, si sacrifica ed è esempio per tutti. Non basta fermarsi a contare i 18 gol che hanno spinto, strattonato e trascinato il Napoli oltre ostacoli di ogni tipo, dandole forza, vigore, fiducia e terzo posto per riconoscere l’importanza di Higuain. Non è stato scoperto ora questo attaccante che, per quel che sta facendo, è forse l’unico vero erede del grandissimo Edinson Cavani, che si è preso l’anima e il cuore del Napoli molto dopo aver conquistato quello dei suoi tifosi.

Il Mattino

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