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EDITORIALE DEL LUNEDI’ – Ennesimo flop casalingo degli azzurri, sfuma il sogno Champions, fischi alla squadra, dopo il 2 a 2 col Frosinone

Editoriale del Lunedì. Contunua l’altalena di risultati del Napoli di questa stagione balorda; la partita di ieri è stata il film perfetto  di un’annata assurda da dimenticare in fretta per ripartire, con una grande rivoluzione e con un tecnico di livello che possa far risorgere il Napoli dalle ceneri. Ancora non mi rendo conto come sia potuto accadere che una squadra campione d’Italia sia diventata, a distanza di qualche mese, un team mediocre senza motivazioni e senza aspirazioni. Da tempo, ormai, sono fantasmi di loro stessi calciatori come Di Lorenzo, Mario Rui, Anguissa, Zielinsky, Juan Jesus e chi più ne ha più ne metta. Questa squadra, non solo, ha deluso e disatteso le aspettative della piazza napoletana ma non ha neanche onorato il titolo conquistato a maggio scorso, scucendosi lo scudetto dal petto, sin dalle prime basttute della stagione 2023/24. In parole povere, i calciatori, in primis, hanno tradito una città intera, abbandonando la nave prima ancora che affondasse. Naturalmente le cause del fallimento sono da riportare a monte, ovvero al primo colpevole della lista, il presidente De Laurentiis, incapace di gestire la situazione, dopo il trionfo del terzo tricolore; scelte sbagliate riguardo all’allenatore, prima con Garcia e poi con Mazzarri, il suo assoluto protagonismo non ha fatto altro che acuire le problematiche della formazione azzurra, con acquisti, sia a luglio che a gennaio, non idonei alle caratteristiche del gioco praticato da Sarri prima e da Spalletti poi. Affermare che il Napoli lo poteva allenare chiunque, è stata una vera baggianata. All’indomani dello squallido pareggio con il Frosinone, a Fuorigrotta, dove il pubblico ha manifestato tutto il proprio dissenso con bordate di fischi, anche i tifosi più affezionati, come gli ultras delle Curve, hanno contestato squadra, presidente e carta stampata,  facendo circolare dei volantini che rompono il silenzio dopo più di un anno. La cosa che fa discutere è il perchè non far giocare i nuovi acquisti, peraltro tutti bocciati dai tre tecnici che si sono succeduti sulla panchina. Questi ultimi, quindi, sono così scarsi a tal punto da fare peggio dei vari Juan Jesus, Zielinsky, Di Lorenzo e così via? Che fine hanno fattoi vari Natan, Mazzocchi, Dedondcker e compagnia bella? Un altro interrogativo è il perchè gli azzurri soffrono tremendamente la pressione del Maradona, in cui hanno un ruolino di marcia da retrocessione, molto meglio le gare giocate in trasferta, dove i partenopei sono la quarta forza del torneo. Ora come ora, bisogna rimboccarsi le maniche e fare il possibile per guadagnare un posto nella seconda o addiitura terza Coppa europea, per continuare a rimanere in Europa per il quindicesimo anno consecutivo, dopodichè non resta che mettersi subito al lavoro per programnmare, in tempo, il futuro prossimo, partendo dal nuovo allenatore, senza fare alcuna scommessa. De Laurentiis vorrebbe portare alla sua corte, a tutti i costi, Antonio Conte ma in alternativa ci sarebbero Pioli e Vincenzo Italiano, tre tecnici dalle filosofie totalmente differenti. L’ex giocatore e allenatore della Juventus, probabilmente, sarebbe il più gradito alla tifoseria partenopea. Un allenatore di spessore, dal pugno di ferro e soprattutto vincente. Tuttavia, il connubio tra lui ed il patron sarebbe compatibile, visto il bel caratterino dei due? Lo scopriremo, come sempre, solo vivendo!

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